22/12/2024
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Intranews n. 27
Il bollettino della Associazione Intra

E' uscito il numero 27 del bollettino Intranews, contenente, tra l'altro:

Un elogio alla lentezza di Giuseppe Bearzi

 Perugini da ricordare, come Egnatio Danti di Sean Christian Wheeler

Il Santuario della Madonna dell’Uliveto di Noè Domenico Vinciarelli

Alle fonti del Clitumno di Giosuè Carducci

Perché non rileggerlo ora che la Scuola si occupa di altre cose?

Pensare oltre di Beppe Usigrazia

Piano Casa, l'Umbria approva la legge

Ecco, di seguito, il bollettino:

INTRAnews - notizie sulle piccole realtà dell’Umbria

 

24 luglio 2009, n. 27

 

 

Per iscriversi ad INTRA per il 2009 versare la quota (minimo 10 euro per i Soci effettivi, la metà per i Soci sotto i 18 anni) sul c/c INTRA presso Crediumbria, filiale di Tavernelle di Panicale PG, IT34 D07075 38590 000000063333, oppure a Valentina Izzo 075 3720674 / 348 3803604 o Riccardo Testa 0578 299560 / 348 4555251. Iscrivetevi e fate iscrivere conoscenti ed amici: abbiamo bisogno di essere tanti, attivi e presenti in tutta la regione.

 

 

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1.- Un elogio alla lentezza di Giuseppe Bearzi

In Umbria i tempi per concretizzare sono lunghi, ma i risultati sicuri.

2.- Perugini da ricordare, come Egnatio Danti di Sean Christian Wheeler

Ignazio (o Egnatio) Danti fu matematico, astronomo, vescovo cattolico e cosmografo di chiara fama.

3.- Il Santuario della Madonna dell’Uliveto di Noè Domenico Vinciarelli

Una piccola scoperta che merita fare nel Comune di Passignano

4.- Alle fonti del Clitumno di Giosuè Carducci

Scritta nel 1876, quand’era ispettore a Spoleto, è giudicata il più alto, il più solenne, il più classico dei suoi componimenti. Perché non rileggerlo ora che la Scuola si occupa di altre cose?

5.- La Classificazione decimale Dewey da Wikipedia

E’ il metodo più diffuso di classificazione dei nostri documenti e perciò il più adatto al nostro lavoro di apprendisti bibliotecari.

6.- Pensare oltre di Beppe Usigrazie

Perché chiamare riduttivamente e quasi con disprezzo “paese” quella che è – secondo i casi - la nostra Nazione, il nostro Stato, la nostra Patria?

7.- Piano Casa, l'Umbria approva la legge

Semplificazioni procedurali per le zone rurali e interventi sugli immobili abusivi sanati entro marzo 2009               

8.- Sussurri e grida

Ghiaccio d’estate a Passignano.- Fortemente inquinate le foci dei torrenti Paganico e Anguillara.- Visita agli Scavi Archeologici di Migliano.- Vendesi unità immobiliare nel Comune di Piegaro

 

 

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1.- Un elogio alla lentezza.

In Umbria i tempi per concretizzare sono lunghi, ma i risultati sicuri.

 

di Giuseppe Bearzi

 

In Umbria i tempi per concretizzare sono lunghi, il triplo ed oltre rispetto a quanto succede nel Veneto, in Friuli, in Alto Adige, in Lombardia e Liguria dove ho vissuto per lunghi anni. Bisogna abituarsi, capire che qui i no non esistono, i sì sono degli arrivederci, i rinvii ordinaria amministrazione, i passi avanti impercettibili. Eppure goccia dopo goccia le cose procedono, anche se non sempre nel verso voluto.

Tre “biblioteche dei libri salvati” che ci erano state chieste non si faranno più, ma al loro posto ne costituiremo altre sei: su “Mondo Donna” e sulla “Narrativa Internazionale” alla Casa Circondariale di Capanne, sui “Giardini” a Castel dei Fiori, su “Cammini e Itinerari” a Macereto, su “Economia e Politica” a Monticelli, su “il Mondo del Cinema” a Tavernelle di Panicale.

Il piacere non riguarda solo il fatto di costituire nuovi punti di lettura, incontro, confronto, dialogo, ricreazione, approfondimento che abbiamo chiamato “biblioteche”, ma anche di scoprire vocaboli, castelli, località spesso sconosciute ai più, perché fuori dalle rotte consuete. Quanti dei nostri Lettori conoscono Castel dei Fiori, Macereto o Monticelli? Eppure merita conoscerle, almeno quanto luoghi più noti.

Abbiamo completato una prima classificazione dei nostri primi 5.000 e più documenti, un po’ rozza. forse, ma efficace per le tematiche che i Comuni sceglieranno. Alcuni magisteri sono corposi – Informatica e Telematica ad esempio -, altre mici di pochi mesi. Per questi ultimi non ci agitiamo più di tanto, perché quando chiediamo libri, i “Libri Piovono”.

“Ad ottobre piovono i Libri” è il titolo di una manifestazione che l’Associazione Italiana Biblioteche organizzerà a Perugia. E noi ci saremo, così come saremo ad Umbria Libri nel mese successivo.

In autunno inoltre inaugureremo “le biblioteche dei libri salvati” di San Venanzo (Magmi e Vulcani), di Marsciano (la Poesia delle Donne), di Piegaro (i Libri dei Ragazzi), di Castel dei Fiori (i Giardini), dell’Istituto Agrario di Todi (dal Campo al Laboratorio) e probabilmente di altre. mentre non riusciamo a concretizzare il corso per l’utilizzo del software applicativo, che intendiamo usare per catalogare i libri e gli altri documenti.

In Umbria i tempi per concretizzare sono lunghi, ma i risultati sicuri.

 

 

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2.- Perugini da ricordare, come Egnatio Danti

Ignazio (o Egnatio) Danti - al secolo Pellegrino Rainaldi Danti (Perugia, aprile 1536 – Alatri, 19 ottobre 1586) - fu matematico, astronomo, vescovo cattolico e cosmografo di chiara fama.

 

di Sean Christian Wheeler

 

Era ancora un ragazzo quando apprese di pittura e d’architettura dal padre e dalla zia, ma non fu quella la sua strada. Nel 1555 entrò nell’Ordine dei Domenicani, cambiando il proprio nome da Pellegrino ad Ignazio. Terminati gli studi di filosofia e teologia, ben presto si dedicò alla matematica, all'astronomia ed alla geografia, i magisteri che più amava. Nel1567 fu invitato a Firenze da Cosimo I de' Medici, duca della Toscana per fare rinascere gli studi matematici ed astronomici nel dominio recentemente acquisito, dove insegnò anche matematica; ma pare che, nello stesso periodo, papa Pio V lo incaricasse di progettare la costruzione un di una chiesa domenicana e di un convento a Bosco Marengo.

Danti risiedette al convento di Santa Maria Novella e qui progettò la sfera armillare e lo gnomone che compare ancora oggi all'estremità degli archi ciechi sulla facciata della chiesa nel 1572.

In quel tempo fu scelto per dirigere la costruzione di un canale che doveva mettere Firenze in comunicazione sia con il Mediterraneo che con l'Adriatico. Cosimo I non visse così a lungo da completare quel progetto e, subito dopo la morte del Granduca (1574), Danti divenne professore di matematica all'Università di Bologna, ma fu per un lungo periodo nel capoluogo umbro, su invito del governatore d’allora, per preparare le mappe della Repubblica di Perugia.

 

 

Papa Gregorio XIII lo invitò a Roma, lo nominò matematico pontificio e ne fece un membro della commissione per la riforma del calendario. Lo volle inoltre a capo dei pittori convocati in Vaticano per continuare il lavoro cominciato brillantemente da Raffaello durante il pontificato di papa Leone X e per redigere carte geografiche dell'Italia antica e moderna.

Quando il pontefice incaricò l'architetto Domenico Fontana di riparare il porto di Claudio, Danti ne predispose i progetti. Sempre a Roma tradusse parte delle opere di Euclide con propri commenti, scrisse la vita dell'architetto Jacopo Barozzi da Vignola e preparò le note per il suo futuro studio sulla prospettiva. Nel 1583 papa Gregorio XIII lo consacrò vescovo di Alatri nel Lazio, magistero nel quale il Danti si mostrò zelante e capace: convocò un sinodo diocesano, eliminò molti abusi e fu molto attento e misericordioso verso i poveri. Progettò ed istituì poi il Monastero dell'Annunziata, che poi divenne monumento nazionale. Poco prima di morire, papa Sisto V lo convocò a Roma per fargli sovrintendere la sistemazione del grande obelisco nella piazza del Vaticano.

Danti fu anche l'autore del “Trattato dell'uso e della fabbrica dell'astrolabio con la giunta del planisfero del Raja”; de “Le Scienze matematiche ridotte in tavole” e di un'edizione modificata ed annotata de “La Sfera di Messer G. Sacrobosco”, tradotta da Pier Vincenzio Danti.

Morì ad Alatri e, due anni dopo la sua morte, venne ad occupare la sua cattedra di matematica all'Università di Bologna Giovanni Antonio Magini, che fu preferito a Galileo Galilei.

 

 

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3.- Il Santuario della Madonna dell’Uliveto

Una piccola scoperta che merita fare nel Comune di Passignano

 

di Noè Domenico Vinciarelli

 

A Montigeto, località del Comune di Passignano sul Trasimeno, in prossimità del raccordo che collega Perugia all’A1, sorge il Santuario della Madonna dell’Uliveto. Costruzione litica del XVI secolo con pianta a croce latina e volte a botte, che definiscono uno spazio unitario il cui centro ideale è sotto la cupola ribassata. Il tiburio cupolato a pianta quadrata, rimanda invece alle architetture bizantine di Ravenna. Navata e transetto sono coperti da volte a tutto sesto e gli altari ricavati nello spessore dei muri ricordano invece l’impianto architettonico della chiesa di Santa Maria del Calcinaio di Cortona, anche se siamo in presenza di un’imponente architettura manierista, formalmente corretta, ma priva di innovazioni spaziali.

 

 

Sulla parete destra troverete un’Annunciazione, dipinto su tela del 1595, realizzato da Salvio Savini. che arriva qui, nella sua tarda produzione, a risultati piuttosto alti con le due tele presenti, soprattutto nella Visitazione, ove lo stile di derivazione beccafumiano si unisce alla forte influenza del Barocci. L’opera, entro una cornice a stucco, è posta al disopra dell’altare.

Segue la citata Visitazione di Sant’Anna, ove sono particolarmente curati i chiaro-scuri e i personaggi che si trovano in primo piano.

Sul transetto destro una Madonna in trono con il Bambino, scultura in arenaria realizzata nel 1587 da Ascanio da Cortona; in origine le statue erano collocate nella nicchia che sovrasta l’ingresso principale. L’opera è connotata da un’iconografia tradizionale, dove il delicato volto della Vergine e il morbido panneggio delle vesti risultano ben curati. Segue una Crocifissione, olio su tela del XVII secolo di autore ignoto. Ai piedi di Gesù è la Maddalena con due santi in posizione laterale è il committente seminascosto. Ed infine una Natività, olio su tela del XVI secolo attribuito a Salvio Savini: l’opera, tempestata di lacune, si trova entro una cornice a stucco al disopra dell’altare.

Sull’Altar Maggiore. monumentale architettura realizzata nel 1603 da Mariotto Radi, è in arenaria locale, con colonne binate e capitelli compositi, che sostengono un’alta trabeazione conclusa da un frontone decorato con festoni e volute. La parte centrale con decorazione policroma ospita, entro una nicchia, l’immagine miracolosa della Vergine.

La Madonna in trono è una pittura a fresco del XVI secolo di autore ignoto: in origine l’immagine si trovava in un’edicola di campagna. L’opera rappresenta la Vergine in trono con il Bambino, mentre alle spalle due Angeli tendono un drappo dorato: la parte più alta della pittura è stata aggiunta nel XVI secolo

Sul transetto sinistro le figure di Francesco di Paola, olio su tela del XVII secolo attribuito a Salvio Savini: l’opera,racchiusa in una cornice a stucco, si trova al disopra dell’altare; di San Carlo Borromeo, olio su tela del XVII secolo realizzato dal perugino B. Bandiera: l’opera è contornnata da un’elegante cornice a stucco, posta al disopra dell’altare.

Sulla parete sinistra l’altare è definito da una mostra a due colonne con frontone circolare spezzato, decorato a finto marmo e presenta tre opere d’arte: Santa Barbara, olio su tela del XVII secolo di autore ignoto; Sant’Antonio da Padova, scultura lignea policroma del XVII secolo, opera di autore ignoto; San Sebastiano: olio su tela del XVII secolo di autore ignoto.

L’altare è definito da una mostra lignea policroma entro la quale si trova l’Incoronazione della Vergine, una pittura su tela del XVI secolo, che rappresenta l’incoronazione della Madonna della Rosa. Non si conosce il nome dell’artista anche, se in tempi recenti, l’opera è stata attribuita a tre diversi autori attivi alla fine del Cinquecento.

In controfacciata l’Orchestra, opera in legno intagliato a decorazioni policrome del XVIII secolo L’organo coevo all’orchestra è opera di Francesco Federico Martinelli.

L’acquasantiera, pregevole opera in marmo del 1602, fu eseguita da Ascanio da Cortona: l’elegante composizione è accompagnata da delicati mascheroni, volute e racemi scolpiti a bassorilievo.

La cortina litica della facciata, a bozze lisce di arenaria marrone, è appena rigata da sottili giunti di malta di calce.

 

 

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4.- Alle fonti del Clitumno

Scritta nel 1876, quand’era ispettore a Spoleto, è giudicata il più alto, il più solenne, il più classico dei suoi componimenti. Perché non rimeditarlo ora che la Scuola si occupa di altre cose?

 

di Giosuè Carducci

 

 


Ancor dal monte, che di foschi ondeggia

frassini al vento mormoranti e lunge

per l'aure odora fresco di silvestri

salvie e di timi,

 

scendon nel vespero umido, o Clitumno,

a te le greggi: a te l'umbro fanciullo

la riluttante pecora ne l'onda

immerge, mentre

 

vèr lui dal seno de la madre adusta,

che scalza siede al casolare e canta,

una poppante volgesi e dal viso

tondo sorride:

 

pensoso il padre, di caprine pelli

l'anche ravvolto come i fauni antichi,

regge il dipinto plaustro e la forza

de' bei giovenchi,

 

de' bei giovenchi dal quadrato petto,

erti su 'l capo le lunate corna,

dolci ne gli occhi, nivëi, che il mite

Virgilio amava.

 

 

 

Oscure intanto fumano le nubi

su l'Apennino: grande, austera, verde

da le montagne digradanti in cerchio

l'Umbrïa guarda.

 

Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte

nume Clitumno! Sento in cuor l'antica

patria e aleggiarmi su l'accesa fronte

gl'itali iddii.

 

Chi l'ombre indusse del piangente salcio

su' rivi sacri? ti rapisca il vento

de l'Apennino, o molle pianta, amore

d'umili tempi!

 

Qui pugni a' verni e arcane istorie frema

co 'l palpitante maggio ilice nera,

a cui d'allegra giovinezza il tronco

l'edera veste:

 

qui folti a torno l'emergente nume

stieno, giganti vigili, i cipressi;

e tu fra l'ombre, tu fatali canta

carmi, o Clitumno.

 

 

 

O testimone di tre imperi, dinne

come il grave umbro ne' duelli atroce

cesse a l'astato velite e la forte

Etruria crebbe:

 

di' come sovra le congiunte ville

dal superbo Címino a gran passi

calò Gradivo poi, piantando i segni

fieri di Roma.

 

Ma tu placavi, indigete comune

italo nume, i vincitori a i vinti,

e, quando tonò il punico furore

dal Trasimeno,

 

per gli antri tuoi salí grido, e la torta

lo ripercosse buccina da i monti:

- O tu che pasci i buoi presso Mevania

caliginosa,

 

e tu che i proni colli ari alla sponda

del Nar sinistra, e tu che i boschi abbatti

sopra Spoleto verdi o ne la marzia

Todi fai nozze,

 

lascia il bue grasso tra le canne, lascia

il torel fulvo a mezzo solco, lascia

ne l'inclinata quercia il cuneo, lascia

la sposa a l'ara;

 

e corri, corri, corri! con la scure

corri e co' dardi, con la clava e l'asta!

corri! minaccia gl'itali penati

Annibal diro. -

 

Deh come rise d'alma luce il sole

per questa chiostra di bei monti, quando

urlanti vide e ruinanti in fuga

l'alta Spoleto

 

i Mauri immani e i númidi cavalli

con mischia oscena, e, sovra loro, nembi

di ferro, flutti d'olio ardente, e i canti

de la vittoria!

 

Tutto ora tace. Nel sereno gorgo

la tenue miro salïente vena:

trema, e d'un lieve pullular lo specchio

segna de l'acque.

 

Ride sepolta a l'imo una foresta

breve, e rameggia immobile: il diaspro

par che si mischi in flessuosi amori

con l'ametista.

 

 

E di zaffiro i fior paiono, ed hanno

de l'adamante rigido i riflessi,

e splendon freddi e chiamano a i silenzi

del verde fondo.

 

A piè de i monti e de le querce a l'ombra

co' fiumi, o Italia, è de' tuoi carmi il fonte.

Visser le ninfe, vissero: e un divino

talamo è questo.

 

Emergean lunghe ne' fluenti veli

naiadi azzurre, e per la cheta sera

chiamavan alto le sorelle brune

da le montagne,

 

e danze sotto l'imminente luna

guidavan, liete ricantando in coro

di Giano eterno e quanto amor lo vinse

di Camesena.

 

Egli dal cielo, autoctona virago

ella: fu letto l'Apennin fumante:

velaro i nembi il grande amplesso, e nacque

l'itala gente.

 

Tutto ora tace, o vedovo Clitumno,

tutto: de' vaghi tuoi delúbri un solo

t'avanza, e dentro pretestato nume

tu non vi siedi.

 

Non piú perfusi del tuo fiume sacro

menano i tori, vittime orgogliose,

trofei romani a i templi aviti: Roma

piú non trionfa.

 

Piú non trionfa, poi che un galileo

di rosse chiome il Campidoglio ascese,

gittolle in braccio una sua croce, e disse

- Portala, e servi. -

 

Fuggîr le ninfe a piangere ne' fiumi

occulte e dentro i cortici materni,

od ululando dileguaron come

nuvole a i monti,

 

quando una strana compagnia, tra i bianchi

templi spogliati e i colonnati infranti,

procedé lenta, in neri sacchi avvolta,

litanïando,

 

e sovra i campi del lavoro umano

sonanti e i clivi memori d'impero

fece deserto, et il deserto disse

regno di Dio.

 

 

Strappâr le turbe a i santi aratri, a i vecchi

padri aspettanti, a le fiorenti mogli;

ovunque il divo sol benedicea,

maledicenti.

 

Maledicenti a l'opre de la vita

e de l'amore, ei deliraro atroci

congiungimenti di dolor con Dio

su rupi e in grotte:

 

discesero ebri di dissolvimento

a le cittadi, e in ridde paurose

al crocefisso supplicaro, empi,

d'essere abietti.

 

Salve, o serena de l'Ilisso in riva,

o intera e dritta a i lidi almi del Tebro

anima umana! i foschi dí passaro,

risorgi e regna.

E tu, pia madre di giovenchi invitti

a franger glebe e rintegrar maggesi,

e d'annitrenti in guerra aspri polledri

Italia madre,

 

madre di biade e viti e leggi eterne

ed inclite arti a raddolcir la vita,

salve! a te i canti de l'antica lode

io rinnovello.

 

Plaudono i monti al carme e i boschi e l'acque

de l'Umbria verde: in faccia a noi fumando

ed anelando nuove industrie in corsa

fischia il vapore.

 

 

 

.


 

 

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5.- La Classificazione decimale Dewey

E’ il metodo più diffuso di classificazione dei documenti e perciò il più adatto al nostro lavoro di apprendisti bibliotecari.

 

da Wikipedia

 

La Classificazione decimale Dewey (anche DDC, acronimo dalla dizione inglese Dewey Decimal Classification o Dewey Decimal System) è uno schema di classificazione, inizialmente rivolto all'ambiente bibliotecario, sviluppato da Melvil Dewey (1851-1931) nel 1876, da allora più volte modificato ed espanso in occasione delle ventidue revisioni principali di cui è stato oggetto fino al 2004. Nelle biblioteche pubbliche si utilizza frequentemente un'edizione ridotta, dal momento che non servono notazioni molto specifiche.

 

  * 1 Funzionamento

  * 2 I primi due livelli di classificazione

     o 2.1 000 - Informatica, scienze dell'informazione, opere generali

     o 2.2 100 - Filosofia e discipline connesse

     o 2.3 200 - Religione

     o 2.4 300 - Scienze sociali

     o 2.5 400 - Linguistica

     o 2.6 500 - Scienze pure

     o 2.7 600 - Tecnologia (Scienze applicate)

     o 2.8 700 - Arti, belle arti e arti decorative

     o 2.9 800 - Letteratura

     o 2.10 900 - Geografia, storia e discipline ausiliarie

  * 3 Proprietà

  * 4 Bibliografia

  * 5 Collegamenti esterni

 

Punto di rilievo del sistema è la scelta di un impiego intelligente delle cifre decimali per le sue categorie. Ciò permette di mantenere puramente numerica la classificazione, facilitando la possibilità di ordinare e gerarchizzare in più modi le informazioni. Vi è anche la possibilità di realizzare una classificazione su più fronti diversi (faceted classification), combinando elementi da parti diverse della struttura e costruendo un numero che rappresenta nell'insieme un contenuto oggettivo (spesso a sua volta ottenuto combinando due argomenti collegando i numeri degli elementi geografici e temporali) e gli elementi formali di un oggetto. Questo tipo di classificazione è più efficiente rispetto all'uso di liste contenenti ogni singola classificazione e il relativo significato.

Il tipo di classificazione, ad esclusione delle opere generali e della narrativa, è basato principalmente sull'argomento, con estensioni per le correlazioni, luoghi, tempo, tipo di opera, dando così luogo a classificazioni mai più brevi di tre cifre, ma di lunghezza indeterminata, con un punto che precede la quarta cifra, quando questa è presente. Per esempio 330 indica l'economia + 94 per l'Europa = 330.94 Economia europea; 973 per gli Stati Uniti + 005 che contraddistingue i periodici = 973.005, pubblicazioni periodiche in genere relative agli Stati Uniti; le classificazioni devono essere lette e ordinate come numeri: 050, 220, 330.973, 331 e così via. Il sistema utilizza dieci classi fondamentali, che a loro volta hanno ulteriori suddivisioni. Spesso si pensa erroneamente che tutti i libri possano essere classificati con il sistema Dewey tranne quelli di narrativa, mentre in realtà l'utilizzo di una sezione separata in molte biblioteche risponde ad esigenze di altro tipo. Se le regole di classificazione Dewey venissero seguite, la narrativa italiana, ad esempio, dovrebbe essere classificata come 853 (quella contemporanea con 853.914): la maggior parte delle biblioteche creano una sezione separata per la narrativa, dal momento che la presenza e la richiesta di libri al riguardo è numericamente molto elevata.

La classificazione decimale Dewey è molto utilizzata nel sistema bibliotecario pubblico ed anche nelle librerie scolastiche in tutto il mondo, specialmente negli Stati Uniti, ma anche in Italia, dove è stata adottata dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche per la classificazione centralizzata SBN. La classificazione ha sicuramente degli squilibri di ordine geografico che sono in qualche modo dovute alle origini del XIX secolo: Il solo Nord Africa, per esempio è classificato nell'intervallo 961-965, mentre il resto del continente ha solo 966-969. La copertura è largamente sbilanciata verso la religione cristiana a scapito delle altre religioni, dal momento che la prima copre le posizioni numeriche 200-289, mentre alle rimanenti rimane l'intervallo 290-299. Versioni recenti permettono ad un'altra religione di occupare le posizioni 200-289, relegando le pubblicazioni sulla religione cristiana all'ultimo intervallo della classe 200: 290-299, questa facoltà viene utilizzata prevalentemente per le biblioteche allestite da gruppi di religione non cristiana, spesso ad esempio nelle biblioteche ebraiche.

I numeri utilizzati per il sistema di classificazione decimale Dewey hanno costituito la base per il sistema di Classificazione Decimale Universale, sviluppato da Paul Otlet e Henri La Fontaine, senz'altro più completo ma anche molto più difficile da utilizzare e che prevede, tra l'altro, la combinazione del sistema di base Dewey con della punteggiatura predefinita (virgole, punti, parentesi etc.). Nonostante le frequenti revisioni, il sistema Dewey viene classificato teoricamente inferiore rispetto ad altri sistemi più moderni che fanno uso dei caratteri alfanumerici, ma la diffusione e l'espressività del formato decimale ne fanno uno strumento molto utilizzato, anche rispetto a sistemi alternativi, anche sviluppati in periodi successivi, come ad esempio la Classificazione della Library of Congress in uso presso la Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti d'America.

 

I primi due livelli di classificazione

 


000 - Informatica, scienze dell'informazione, opere generali

  * 010 Bibliografia

  * 020 Biblioteconomia e scienza dell'informazione

  * 030 Enciclopedia

  * 040 Inutilizzato

  * 050 Pubblicazioni generali in serie e loro indici

  * 060 Organizzazioni generali e museologia

  * 070 Giornalismo, editoria, giornali

  * 080 Raccolte generali

  * 090 Manoscritto e libri rari

100 - Filosofia e discipline connesse

  * 110 Metafisica (filosofia speculativa)

  * 120 Epistemologia, causalità, genere umano

  * 130 Fenomeni e tecniche paranormali

  * 140 Specifiche posizioni filosofiche

  * 150 Psicologia

  * 160 Logica

  * 170 Etica (filosofia morale)

  * 180 Filosofia antica, medievale, orientale

  * 190 Filosofia occidentale moderna

200 - Religione

  * 210 Religione naturale

  * 220 Bibbia

  * 230 Teologia cristiana, teologia dottrinale cristiana

  * 240 Teologia morale e devozionale cristiana

  * 250 Chiesa cristiana e comunità. Ordini religiosi cristiani

  * 260 Teologia cristiana sociale ed ecclesiastica

  * 270 Storia e geografia della chiesa cristiana organizzata

  * 280 Confessioni e sette della Chiesa cristiana

  * 290 Altre religioni e religione comparata

300 - Scienze sociali

  * 310 Statistica

  * 320 Scienze politiche

  * 330 Scienze economiche

  * 340 Diritto

  * 350 Amministrazione pubblica e scienze militari

  * 360 Assistenza sociale, sicurezza sociale

  * 370 Educazione

  * 380 Commercio, comunicazioni, trasporti

  * 390 Usi e costumi, etichetta, folclore

400 - Linguistica

  * 410 Linguistica

  * 420 Lingue inglese e anglosassone

  * 430 Lingue germaniche. Tedesco

  * 440 Lingue romanze. Francese

  * 450 Lingue italiana, dalmata, rumena, ladina, sarda, corsa

  * 460 Lingue spagnola e portoghese

  * 470 Lingue italiche. Latino

  * 480 Lingue elleniche. Greco classico

  * 490 Altre lingue

500 - Scienze pure

  * 510 Matematica

  * 520 Astronomia e scienze connesse

  * 530 Fisica

  * 540 Chimica e scienze connesse

  * 550 Scienze della terra e di altri mondi

  * 560 Paleontologia. Paleozoologia

  * 570 Scienze della vita

  * 580 Scienze botaniche

  * 590 Scienze zoologiche

600 - Tecnologia (Scienze applicate)

  * 610 Medicina e salute

  * 620 Ingegneria e attività affini

  * 630 Agricoltura e tecniche connesse

  * 640 Gestione della casa e della famiglia

  * 650 Direzione aziendale e servizi ausiliari

  * 660 Tecnologie chimiche e affini

  * 670 Manifatture

  * 680 Manifattura di prodotti per usi specifici

  * 690 Edilizia

700 - Arti, belle arti e arti decorative

  * 710 Urbanistica e arte del paesaggio

  * 720 Architettura

  * 730 Arti plastiche, scultura

  * 740 Disegno, arti decorative e arti minori

  * 750 Pittura e pitture

  * 760 Arti grafiche, tecniche di impressione e stampe

  * 770 Fotografia

  * 780 Musica

  * 790 Arti ricreative e dello spettacolo

800 - Letteratura

  * 810 Letteratura americana in lingua inglese

  * 820 Letteratura in lingua inglese e anglosassone

  * 830 Letterature nelle lingue germaniche. Letteratura tedesca

  * 840 Letterature nelle lingue romanze. Letteratura francese

  * 850 Letterature in lingua italiana, dalmata, rumena, ladina, sarda, corsa

  * 860 Letterature in lingua spagnola e portoghese

  * 870 Letterature nelle lingue italiche. Letteratura latina

  * 880 Letterature nelle lingue elleniche. Letteratura greca classica

  * 890 Letterature in altre lingue

900 - Geografia, storia e discipline ausiliarie

  * 910 Geografia generale, viaggi

  * 920 Biografie generali, genealogia, araldica

  * 930 Storia generale del mondo antico

  * 940 Storia generale dell'Europa

  * 950 Storia generale dell'Asia

  * 960 Storia generale dell'Africa

  * 970 Storia dell'America settentrionale

  * 980 Storia generale dell'America meridionale

  * 990 Storia generale di altre parti del mondo e di mondi extraterrestri


 

 

 

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6.- Pensare oltre

Perché chiamare riduttivamente e quasi con disprezzo ‘paese’ quello che è – secondo i casi - la nostra Nazione, il nostro Stato, la nostra Patria?

 

di Beppe Usigrazie

 

 

I nostri politici con la ‘p’ minuscola chiamano l’Italia ‘paese’ con la ‘p’ minuscola, perchè non vogliono far capire ai Cittadini quale sia il vero soggetto od oggetto del loro dire.

Quello che chiamano ‘paese’ è in certi casi Nazione, in altri Stato, in altri Patria. Nazione è l’insieme di genti legate da comuni tradizioni storiche, lingua, costumi, territorio, cultura, etnia; di persone coscienti di questi vincoli comuni in quanto popolo, non solo gruppo d’individui.

Per determinare la propria esistenza la Nazione aspira a diventare Stato, a darsi un ordinamento amministrativo e giuridico che ne affermi la sovranità. In uno Stato la Comunità si organizza politicamente sotto un governo sovrano. Questo governo però, pur rappresentando la Nazione, talora si stacca dalla madre, assumendo ruoli e prendendo decisioni che ne contrastano la volontà. Il conflitto tra Nazione e Stato può sfociare in guerre civili o rivoluzioni.

La Patria (dal latino ‘terra dei padri’) è il concetto stesso di Nazione interiorizzato, elevato e idealizzato: è possibile ritrovarlo in tanti temi trattati e argomentati nelle scienze umane, specie nell'area umanistica.

Non è allora malafede chiamare sempre e solo ‘paese’ tre entità così profondamente differenti?

 

 

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7.- Piano Casa, l'Umbria approva la legge

Semplificazioni procedurali per le zone rurali e interventi sugli immobili abusivi sanati entro marzo 2009                

 

 

Il 23 giugno scorso il Consiglio Regionale ha dato via libera al ddl per il rilancio del settore costruzioni. La legge non decadrà dopo 18 mesi, come previsto dalla bozza di decreto legge governativo, ma resterà in vigore per incentivare il recupero edilizio.

Secondo la norma regionale sono possibili ampliamenti volumetrici su edifici residenziali uni o bifamiliari, ma anche su condomini che non superano i 350 m2, fino a un massimo del 20% della superficie utile coperta e comunque mai superiori ai 70 m2. Le demolizioni e ricostruzioni prevedono premi volumetrici del 25% per gli edifici con almeno 8 alloggi e superficie massima di 800 m2, con il vincolo di destinare il 50% dell’incremento alla realizzazione di abitazioni non inferiori ai 60 m2, da affittare a canone concordato. Ammessi anche aumenti del 35% per tre edifici da abbattere compresi in un piano attuativo. Sono inoltre consentiti aumenti di cubatura del 20% per gli edifici a destinazione produttiva oggetto di un piano attuativo su una superficie fondiaria di 2 ettari.

Nelle zone rurali poi si potrà usufruire di agevolazioni procedurali. Sarà sufficiente la Dia per gli interventi sugli immobili già esistenti al 1997. Possibili anche gli ampliamenti fino a 70 m2 su edifici abusivi che abbiano ottenuto la regolare sanatoria entro il 31 marzo 2009.

Non sarà possibile effettuare interventi di riqualificazione edilizia e aumento delle cubature nei centri storici. I Comuni avranno 60 giorni di tempo per decidere se esonerare in tutto o in parte il proprio territorio dall’applicazione della legge.

Secondo la maggioranza sono la sostenibilità, la qualità e la competitività territoriale le caratteristiche di questa norma, obiettivi raggiungibili attraverso interventi innovativi sul patrimonio edilizio. Mentre l’opposizione di Centro Destra vede nella nuova legge limiti eccessivi, implicanti l’esclusione del 70% del territorio dalle misure previste. Aperta a possibili aggiustamenti, la presidente Maria Rita Lorenzetti è disposta a modificare in itinere le condizioni troppo vincolanti.

In base infine allo spirito della legge, la gestione del territorio sarà attuata secondo i principi di sussidiarietà e copianificazione, in modo da assicurare un governo condiviso e multilivello delle risorse.

 

 

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8.- Sussurri e grida

Ghiaccio d’estate a Passignano.- Fortemente inquinate le foci dei torrenti Paganico e Anguillara.- Visita agli Scavi Archeologici di Migliano.- Vendesi unità immobiliare nel Comune di Piegaro

Ghiaccio d’estate a Passignano

Secondo Legambiente si tratta di “una scelta agghiacciante per il paese”: questo, infatti è stato lo slogan dell’8 luglio, nel quale l’associazione ambientalista ha voluto segnalare quanto sia assurdo e dannoso per l’ambiente praticare d’estate questo sport. “Una pista di ghiaccio sul lago Trasimeno attiva nei mesi estivi è una scelta turistica del tutto insostenibile – ha dichiarato Alessandra Paciotto, presidente Legambiente Umbria -: invece di promuovere un turismo di qualità, il Comune di Passignano si è fatto promotore di un’idea poco felice dal punto di vista ambientale, soprattutto se si considera che fa parte di un Parco regionale”.

E poco sostenibile, infatti, appare una struttura che dovrà utilizzare tantissima energia per produrre lo strato di otto centimetri di ghiaccio necessari al pattinaggio, su una superficie di 450 m2. Altra energia poi dovrà essere usata per mantenere la temperatura dai 10 ai 18°C all’interno della struttura e costantemente a -7°C quella del ghiaccio. E tutto questo sotto il solleone estivo.

Il turismo del lago, rappresentato in buona parte da stranieri, ovvero da persone solitamente sensibili ai problemi ambientali e all’uso razionale dell’energia, dovrebbe puntare su idee più coerenti con quanto di positivo e suggestivo il lago è in grado d’offrire, evitando sprechi e aberrazioni.

Fortemente inquinate le foci dei torrenti Paganico e Anguillara
Legambiente ha rilevato che, per il terzo anno consecutivo, le foci dei torrenti Paganico e Anguillara nel comune di Castiglione hanno scaricano nel Trasimeno acque fortemente inquinate, tali da creare problemi per la salute del lago.  Lo denunciano le analisi della campagna per il monitoraggio e l’informazione sullo stato di salute dei laghi: i due corsi d’acqua portano con sé un carico preoccupante di inquinamento di origine fecale. In entrambi i casi i parametri microbiologici hanno sforato, e in particolare presso la foce del torrente Paganico, il carico di Coliformi superava di 18 volte il limite consentito dalla legge, mentre presso la foce del torrente Anguillara lo stesso inquinante era 25 volte sopra la soglia. Legambiente chiede ormai da tre anni che le autorità preposte al controllo del bacino intervengano urgentemente per individuare le cause dell’inquinamento, mettendone al più presto in sicurezza la salute. Per i problemi legati al consumo di suolo, all’abusivismo edilizio o alla raccolta differenziata, Legambiente proseguirà anche dopo il passaggio della Goletta la sua attività di monitoraggio sul territorio, denunciando ciò che mette in pericolo l’ambiente umbro, ma anche premiando buone pratiche per lo sviluppo di un turismo sostenibile.

 

Visita agli Scavi Archeologici di Migliano

Domenica 26 luglio l’Associazione Pegaso di Marsciano ha organizzato una visita pomeridiana-serale agli Scavi Archeologici di Migliano, che prevede: alle 17.00 appuntamento di fronte al Museo Dinamico del Laterizio e  delle Terrecotte di Marsciano; alle 17.15 visita della mostra archeologica – Il Castello Dimezzato –  relativa ai reperti recuperati nei recenti scavi  di competenza dell’Università di Perugina – Facoltà di Scienze Archeologiche; alle 18.15 trasferimento a Migliano; alle 18.30 visita della Chiesa di S. Maria Assunta, dove sono conservati un dipinto della scuola del Perugino e una copia della Deposizione di  Raffaello, che si trova a Roma; alle 19.00 visita dello scavo archeologico del castello di Migliano; alle 20.30 cena presso il ristorante  “Il Menestrello” di Migliano (€  22,00). Adesioni presso Deanna Mannaioli 075 8742225, 330 228540.

 

 

MM001 - Vendesi unità immobiliare nel Comune di Piegaro
Un nostro Socio vende unità immobiliare in una località del Comune di Piegaro PG: è una casa indipendente su 2 livelli e soffitta con annessi e terreno. La destinazione è ad uso abitativo e terreno agricolo. Edificato a edilizia privata, è conforme alla normativa edilizia urbanistica vigente ed è libero da ipoteche, pignoramenti, ecc. Il prezzo è allettante. Chi fosse interessato all’acquisto, scriva in redazione all’indirizzo bearzi.giuseppe@tiscali.it citando il codice del bene di suo interesse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Inserito venerdì 24 luglio 2009


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