Muretti a secco
Una tecnica tradizionale di cura del paesaggio: l'esempio della Regione Puglia - LEGGI I COMMENTI
Un muro a secco è un vero muro, che però non utilizza alcuna malta e si basa semplicemente sull'appoggio di ciascuna pietra su quelle sottostanti. E' una pratica antichissima (a Perugia ne abbiamo esempi meravigliosi nelle mura etrusche della città), continuata per secoli, ed oggi quasi dimenticata. Spesso, i muri a secco erano costruiti lungo le strade, con un duplice scopo: togliere le pietre dal campo coltivato, e avere una protezione per le coltivazioni rispetto agli animali di passaggio, ad es. le pecore. Oppure servivano da contenimento per i terrazzamenti, in modo che le pietre tolte dal campo permettessero di rendere pianeggiante il campo stesso, facilitando sia i lavori agricoli che la raccolta delle acque piovane. Il muro a secco ha una grande adattabilità al terreno, e soprattutto permette di drenare l'acqua in esubero: così i campi ottenuti avevano sempre la giusta quantità di acqua piovana, in qualunque stagione, e si impediva il dilavamento delle colline. Ecco perché il muro a secco rientra in quella serie di tecniche tradizionali di cura del territorio, come appunto il terrazzamento, e poi le forme (canali di raccolta delle acque), le siepi, l'alberatura, che la meccanizzazione ha aggredito e che invece oggi bisogna proteggere ed incentivare. Certo richiedono molto lavoro, come ogni attività di cura: ma è un lavoro che va a beneficio della collettività. Va persino a beneficio dell'economia generale: pensate al valore economico del paesaggio nel quadro dell'offerta turistica. Il paesaggio tradizionale delle nostre colline è perso; ma un intervento serio di recupero e sviluppo, in questa direzione, è possibile. La cultura locale deve fare propria questa idea della cura del paesaggio; poi tocca ai poteri pubblici locali comprenderla e agire di conseguenza.
Un esempio in questo senso ci viene dalla Regione Puglia, come si può leggere nell'articolo riportato nel mio commento qui sotto: l'articolo si può leggere su http://www.ildiariomontanaro.it/notizie/ambiente/86-ambiente/3458-ripristiniamo-i-muretti-a-secco-paga-la-regione-puglia
Del resto, un rapido giro su un motore di ricerca potrà mostrare l'importanza del muro a secco nell'architettura italiana, specie in certe regioni: la Puglia, appunto, ne è un esempio, tanto che un paese si chiama proprio Muro Leccese: http://digilander.libero.it/muroweb/I%20muri%20a%20secco.htm Interessanti anche alcuni manuali per la costruzione dei muretti (dalla Liguria): http://www.alpter.net/IMG/pdf/MANUALE.pdf http://www.ortofrutticola.it/tesoridalbenga/olivicola/olivicola3.pdf
Buona lettura!
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