Abbiamo visto quanti plausi ha ricevuto l'abolizione della norma comunale contro gli "spingitori di carrelli" davanti ai supermercati, che si è rivelata una felice scelta umanitaria.

Pensiamo che ci sia un'altra decisione che, se presa con la stessa determinazione e spirito, si rivelerebbe una scelta di civiltà urbana: abolire la disposizione della giunta comunale di destra con la quale si è trasformato il giardino di Piazza Italia in una "rotatoria" con le automatiche conseguenze che ha portato: sosta selvaggia, auto che nella speranza di trovare un "buco per parcheggiare" girano per la piazza, mezzi pubblici bloccati, inquinamento acustico e ambientale.

Senza dimenticare la pessima immagine per una città d'arte come Perugia che non riesce nemmeno a salvaguardare uno spazio della sua città storica dove incidono le sedi della Giunta regionale, del Consiglio regionale, della Provincia, della Prefettura, della Banca d'Italia e i due alberghi più prestigiosi della città.

Ripensare quell'area facendo tornare quella "rotatoria" un giardinetto e una piazza per loro natura pedonali. Facendola tornare un luogo a disposizione di singoli cittadini, anziani, bambini, turisti magari sistemando nel largo marciapiede davanti la Banca d'Italia e la Rosetta un paio di quelle panchine che svolgono pure una funzione di arredo. Possibilmente dando il via al rifacimento delle scalette di Via Mario Grecchi che ne hanno assoluto bisogno.

Ecco che con una scelta di civiltà urbana di questo tipo si sanerebbe la cesura, ma la parola giusta sarebbe lacerazione, tra Corso Vannucci, i "Giardinetti", Via Bonazzi, facendoli tornare a essere un unico pensiero che sarebbe anche un pensiero d'amore dell'attuale giunta comunale verso la sua città.