Mobilitazione contro il Codice della Strage
Una riforma “forte con i deboli, e debole con i forti”, che limiterà le misure a favore della mobilità sostenibile e gli interventi di moderazione del traffico, nonché i controlli sulla velocità, una delle principali cause della violenza stradale
Le associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme alle associazioni ambientaliste e per la mobilità sostenibile e alle organizzazioni sindacali, hanno lanciato una nuova fase di mobilitazione contro la modifica del Codice della strada, rinominato “Codice della Strage”, che proprio oggi è stato approvato al Senato, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada, caduta quest’anno il 17 novembre, che anche il Comune di Perugia ha celebrato illuminando di rosso la Torre degli Sciri.
Anche Perugia ha risposto all’appello, con un presidio in Piazza Italia, davanti alla sede della Prefettura, promosso da AIFVS Umbria (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada), ass. Andrea Nardini, Luca Panichi in rappresentanza della Fondazione Michele Scarponi, FIAB Perugia Pedala e Legambiente Umbria, e tenutosi nel tardo pomeriggio di martedì 19 novembre.
Una riforma “forte con i deboli, e debole con i forti”, dicono le Associazioni, che limiterà le misure a favore della mobilità sostenibile e gli interventi di moderazione del traffico, utili strumenti per promuovere una maggiore sicurezza degli utenti fragili della strada, nonché i controlli sulla velocità, una delle principali cause della violenza stradale.
Al presidio ha preso parte anche il consigliere comunale Antonio Donato, che ha la delega alla sicurezza: a lui le Associazioni hanno chiesto di inserire anche quella “stradale” tra i temi di cui si dovrà occupare, in quanto emergenza vera, che fatica a essere percepita come tale da larga parte della cittadinanza, nonostante il continuo succedersi di episodi gravi. L’ultimo in ordine di tempo proprio stamattina a Perugia, con una persona investita mentre attraversava sulle strisce pedonali, ma recentemente episodi come questo si sono ripetuti in vari luoghi della Regione, coinvolgendo sovente anche bambini e bambine; episodi intollerabili, che sono la cartina al tornasole di quanto debbano cambiare i comportamenti dei singoli, soprattutto quando sono alla guida, ma anche di come vada ripensata la struttura delle strade delle nostre città.
Solo in Umbria nel 2023 si sono verificati 2.280 incidenti con lesioni a persone, il 65% di questi incidenti è avvenuto su strade urbane, causando la morte di 45 persone e il ferimento di altre 3.136; numeri già impressionanti, che nel 2024 che sta per concludersi sono anche peggiorati. Ma come è stato detto anche ieri durante il presidio: dietro questi numeri ci sono persone in carne e ossa, e famiglie cui rimane per sempre il dolore e la sofferenza della perdita.
La mobilitazione non si fermerà con l’approvazione della legge: intanto è stata lanciata una petizione online, che in poche ore ha già superato le 5000 firme, e che si trova nel sito: www.codicedellastrage.it, dove ci sono anche approfondimenti sulle modifiche che il nuovo Codice introdurrà e si può rimanere aggiornati sugli sviluppi della campagna.
AIFVS-Associazioni dei familiari delle vittime sulla strada Associazione Nardini Andrea Fondazione Michele Scarponi FIAB Perugia Pedala APS Legambiente Umbria
|