Nessuno protegge i Palestinesi
Ravina Shamdasani, Portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani: "L'uso da parte delle forze di sicurezza israeliane di attacchi aerei e di altre armi e tattiche militari viola tutte le norme dei diritti umani". Il 21 settembre Marcia della pace ad Assisi
"Una grande operazione delle forze di sicurezza israeliane (ISF) nella Cisgiordania occupata rischia di aggravare seriamente la già catastrofica situazione nei Territori Palestinesi Occupati - ha dichiarato ieri Ravina Shamdasani, Portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Le operazioni israeliane a Jenin, Tubas e Tulkarm e l'uccisione di almeno nove palestinesi, due dei quali sarebbero bambini, portano a 637 il bilancio complessivo delle vittime in Cisgiordania dal 7 ottobre. Si tratta del più alto numero di vittime in otto mesi da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a registrare le vittime in Cisgiordania due decenni fa.
Molti bambini sono stati uccisi mentre lanciavano pietre contro le forze di scurezza israeliane che erano altamente protette, così come altri palestinesi che non rappresentavano una minaccia imminente per la vita o lesioni gravi. Questo uso non necessario o sproporzionato della forza e l'aumento di uccisioni apparentemente mirate e altre uccisioni sommarie sono allarmanti.
Migliaia di palestinesi sono stati arrestati e torturati arbitrariamente, sono stati sottoposti a un'incessante violenza da parte dei coloni, a severe restrizioni di movimento e di espressione, le loro case e proprietà sono state distrutte o sequestrate e sono stati sfollati con la forza.
Israele, in quanto potenza occupante, deve rispettare i suoi obblighi di diritto internazionale. L'uso da parte delle forze di sicurezza israeliane di attacchi aerei e di altre armi e tattiche militari viola tutte le norme e gli standard dei diritti umani. Le presunte uccisioni illegali devono essere indagate in modo approfondito e indipendente e i responsabili devono risponderne". Facendo nostro l'appello della Portavoce Onu Ravina Shamdasani sulla situazione in Cisgiordania e di fronte all'immane tragedia che sta vivendo la popolazione di Gaza, dove neanche le agenzie Onu "possono fare più nulla", nella Giornata Internazionale della Pace promossa proprio dalle Nazioni Unite invitiamo tutte e tutti a partecipare alla Marcia della pace e della fraternità di Assisi Sabato 21 settembre 2024 Ore 10.00 – 17.00 Programma Ore 10.00 Incontro di riflessione e proposta (Domus Pacis, Assisi, Santa Maria degli Angeli) Ore 15.00 Partenza della Marcia della Pace e della Fraternità da Santa Maria degli Angeli Ore 17.00 Conclusione della Marcia ad Assisi
Fondazione PerugiAssisi
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